Santi Cosma e Damiano - Croce Rossa Italiana

SANTI COSMA E DAMIANO

Santi Cosma e Damiano: antichi medici e santi protettori dei chirurghi

Chi di voi conosce i Santi Cosma e Damiano? Forse pochi. E forse pochissimi sanno che sono i santi protettori dei chirurghi. In sostanza sono quei Santi a cui ogni chirurgo (credente) dovrebbe rivolgere una preghiera mentre si prepara all’intervento. Chiedere che questi Santi guidino le sue mani al meglio, che possano esse portare beneficio e salute al paziente che verrà operato.

Ma parliamo un poco di loro, e ricordiamo perché sono considerati Santi e perché protettori dei chirurghi.

Erano due fratelli, forse gemelli, che vissero tra il 260 e il 303 dopo Cristo e furono giustiziati sotto Diocleziano durante la prima generazione di Martiri.

Erano medici e svolgevano la loro opera gratuitamente, senza ricevere nessuna ricompensa, neanche spontanea. Per questo sono detti Anargyroi ( in greco vuol dire  senza argento, senza denaro appunto.)

Sono venerati sia dalla Chiesa Cattolica che dalla Chiesa Ortodossa e dalle Chiese Orientali.

Ma perché sono considerati Santi protettori dei chirurghi? Il loro miracolo più famoso, quello per cui sono ricordati nei dipinti che li rappresentano è un intervento di trapianto. Sì, di trapianto di un arto.

Un uomo aveva perduto una gamba durante un conflitto e i due Santi medici  erano intervenuti prelevando un arto da un etiope appena deceduto e trapiantandolo al posto dell’arto mancante. Infatti, nei dipinti eseguiti per ricordare questo miracoloso intervento si vede bene un uomo bianco con un arto inferiore scuro. La Chiesa interpreta questa azione come un gesto di fratellanza in cui non esiste bianco o nero ma solo fratelli che condividono tutto, la sofferenza come le gioie e l’aiuto reciproco.

Però… un mio professore di chirurgia d’urgenza, molto famoso nella seconda metà del secolo scorso (Staudacher) durante una lezione ricordando questo fatto tacciò i santi da imbroglioni. Sostenendo che utilizzarono un arto di un uomo dalla pelle scura per nascondere il fatto che l’arto trapiantato andò in gangrena ed era nero per tale motivo e non per il colore della pelle originario.

Naturalmente questa è l’opinione di un ateo e materialista. Io al contrario credo che veramente abbiano compiuto un miracolo, un miracolo vero. Miracoli come ci capita di vederne tutti i giorni anche a noi, medici, chirurghi, operatori sanitari, soccorritori. Quante volte, infatti, abbiamo dato per perso un paziente o una possibilità di successo ed inspiegabilmente l’evento si è risolto positivamente?

E questo non è stato un miracolo? Un evento inspiegabile, non previsto, inatteso.

E allora perché Cosma e Damiano non possono aver trapiantato un arto da un uomo di colore su un uomo bianco? Ed è per questo che quando mi preparo prima di un intervento oppure in corso di un momento difficile mi rivolgo a loro perché sappiano diligentemente guidare le mie mani.

Informazioni su questo articolo

Fonti

  1. Catholic Encyclopedia : Sts. Cosmas and Damian, New York, USA
  2. Jacalyn Duffin, Medical saints: Cosmas and Damian in Postmodern World, Oxford University Press Inc.

Fonti iconografiche

  1. [1] Autore sconosciuto, Miracolo dei Santi Cosma e Damiano, 1515, Landesmuseum Württemberg, Germania
  2. [2] Bartolomeo Vivarini, San Cosma, 1460-1480, Rijksmuseum, Amsterdam, Paesi Bassi
  3. [3] Bartolomeo Vivarini, San Damiano, 1460-1480, Rijksmuseum, Amsterdam, Paesi Bassi